Penso e ripenso e ripenso! Cos’è il rimuginio mentale e come gestirlo
A volte la nostra mente non riesce a smettere di pensare a qualcosa che ci preoccupa, questo processo di pensiero continuo prende il nome di rimuginio mentale.
Cosa significa rimuginare?
Di per sé, la preoccupazione è un normale meccanismo psicologico. Il suo scopo è quello di risolvere un problema, un’inquietudine che, per una ragione qualsiasi, ci priva della tranquillità. Questa attivazione cognitiva, emotiva e psicofisiologica ci porta a impiegare, in circostanze normali, alcune strategie di coping per ridurre l’incertezza e le paure e, infine, trovare una soluzione.
Un’eccessiva preoccupazione, tuttavia, causa il rimuginio, uno stato in cui la mente non smette di pensare sempre alle stesse cose, anche anticipando eventi negativi. È un meccanismo che, più che risolvere il problema, lo ingrandisce, intensificando anche il disagio emotivo.
D’altro canto, il rimuginio è causato da un ciclo di risposta tra l’amigdala e la corteccia prefrontale. L’amigdala è la regione deputata a rilevare i rischi e inviare un segnale d’allarme al cervello, un segnale che si traduce in uno stato emotivo piuttosto specifico: paura e angoscia. In queste situazioni, la corteccia prefrontale non è in grado di pensare in modo logico e riflessivo per dare risposte efficaci alle nostre preoccupazioni.
Segnali di rimuginio mentale
Per capire se si soffre di rimuginio mentale, alcuni dei segnali che indicano questo tipo di pensiero sono i seguenti:
- Focalizzazione su un problema specifico: i rimuginii spesso si concentrano solo su un problema specifico. Per questo motivo, le persone finiscono per pensare sempre alla stessa idea, anche se non giungono ad alcuna conclusione.
- Ci si sente peggio quando ci si sofferma su questi pensieri.
- Blocco mentale: quando si rimugina ci si sente bloccati, cioè incapaci di prendere decisioni (o di accettare le emozioni o i sentimenti) e andare avanti.
- Mancanza di decisioni o di ricerca di soluzioni: il pensiero fisso caratteristico del rimuginio tende a non essere diretto verso una soluzione.
Cause della tendenza al rimuginio
Le persone possono rimuginare per una grande varietà di motivi:
- Trauma emotivo: le persone che hanno avuto esperienze negative in passato possono rimuginare perché pensano che queste situazioni possano ripetersi in futuro.
- Tendenza al perfezionismo: presenza di un atteggiamento eccessivamente perfezionista, e la tendenza a pensare che “preoccuparci molto” delle cose ci renda persone più responsabili. Come se passare delle ore a pensare a certe cose possa aiutarci a trovare una soluzione e a ottenere un controllo maggiore. In realtà non è quasi mai così, in quanto è proprio l’eccessiva preoccupazione ad alimentare l’ansia.
- Stress eccessivo: affrontare situazioni troppo stressanti può far sì che le persone diventino inclini a questo tipo di pensiero.
- Bassa autostima: la mancanza di fiducia e sicurezza in se stessi può indurre le persone a pensare ossessivamente a sé in termini negativi.
É importante sottolineare che, anche se in certe situazioni può capitare a tutti di rimuginare, se lo si fa costantemente si può finire per soffrire di un disturbo depressivo o d’ansia.
Quindi,
come liberarsi dalle ossessioni mentali?
- Distrarsi: quando ci si rende conto che si sta iniziando a rimuginare, bisogna cercare di trovare una distrazione che possa interrompere il ciclo di questi pensieri. Ad esempio, puoi concentrati sul tuo hobby preferito, su alcune faccende domestiche, sulla visione di un film o persino su una telefonata a un amico o a un familiare; puoi spostare l’attenzione al tuo corpo ed alle sue sensazioni o, semplicemente, su ciò che ti sta intorno in quel momento.
- Concentrarsi sulle soluzioni: Invece di ripetere le cose all’infinito, cerca di riflettere sulla situazione o sul conflitto e prova ad elaborare un piano per affrontarlo. Puoi provare a scomporre il problema in tanti piccoli sotto-obiettivi molto concreti e raggiungibili in poco tempo.
- Agire: una volta pensato a come rimediare alla situazione o al problema che ti sta causando questo pensiero fisso e negativo, cerca di affrontarlo con il piano che hai stabilito, concretizzandolo un passo alla volta.
- Metti in discussione i tuoi pensieri e poi lasciali andare: Spesso riflettiamo o pensiamo troppo quando pensiamo di aver commesso un errore o quando ci è successo qualcosa che ci ha colpito. Prova a dubitare dei tuoi pensieri, non trattarli come qualcosa di reale e definitivo, ma prova a guardarli dall’esterno mentre passano nella tua mente, proprio come si fa quando si osserva lo scorrere delle macchine nel traffico e lasciali fluire senza intervenire.
- Comprendere fattori soggettivi scatenanti: Ogni volta che ti trovi di fronte a un rimuginio mentale, cerca di capire qual è il trigger che lo scatena, cioè quale situazione, persona, sensazione, emozione o idea che gli dà il via. Sapere cosa ti porta a farlo ti aiuterà a gestire meglio questi pensieri.
Se pensi che i tuoi rimuginii stiano prendendo il sopravvento sulla tua vita, dovresti prendere in considerazione l’idea di rivolgerti ad uno psicologo professionista o ad uno psicoterapeuta che ti aiuterà a individuare il motivo del rimuginare e a risolvere il problema.